Il primo SUV NIO è pronto ed ha imparato più da Apple che da Tesla
Il prossimo 16 dicembre debutterà sul mercato cinese l’imponente ES8 a sette posti, il primo modello di serie della casa di Shanghai
Vi ricordate di NIO? La marca del gruppo cinese NextEV che appartiene all’imprenditore del web William Li si è fatta un nome con una supercar elettrica: la EP9 realizzata dalla sede californiana in collaborazione con gli specialisti inglesi di RML Group ha stabilito il primato di vetture di produzione sull’anello lungo del Nürburgring. Ora il primo modello di grande serie, il SUV elettrico ES8 sta per essere immesso sul mercato.
Dopo una presenza al prossimo salone dell’auto di Guangzhou l’ES8 sarà sul mercato domestico a partire dal prossimo 16 dicembre. Si tratta di un veicolo elettrico a sette posti di dimensioni imponenti: oltre cinque metri di lunghezza e 3010 millimetri di passo, per un peso di di 2460 chili.
Cavalli? 326, abbastanza per passare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi, con una velocità massima di 200 km/h, ma solo con l’aiuto del boost (dopo tutto si tratta di un gruppo che è già presente nelle gare della Formula E…).
In effetti, spiegano i tecnici NIO, quella velocità la può tenere per un solo chilometro, anche qui ricalcando l’approccio assai evanescente della Formula E. Per chi ama andare veloce si può contare più a lungo sui 180 km/h che la batteria dell’ES8 è in grado di mantenere fino a mezz’ora, prima di esaurirsi.
La sua capacità è di 67 kWh, che sorreggono una autonomia di 355 chilometri, chilometri misurati coi blandi parametri NEDC. Si ricarica in otto ore se si conta sulla corrente a 220V, ma basterà un’ora ad una colonnina di ricarica rapida per re-immettere l’80% della capacità totale.
Questo ambizioso (ma un po’ anonimo nelle linee a nostro parere, al contrario della EP9) SUV sarà prodotto da una joint venture: la Jianghuai-Weilai, ovvero un partenariato tra NIO stessa (che in Cina si chiama Weilai) e JAC (Jianghuai Automotive Corporation).
Forse anche voi troverete curioso che una delle aziende più ambiziose nel settore della mobilità elettrica come NextEV ed i suoi marchi abbiano deciso di dedicarsi alla progettazione ed allo sviluppo ma non alla manifattura, che affidano in base alle caratteristiche ed alla complessità dei progetti a partner come RML Group o appunto JAC.
L’azienda cinese ultimamente è stata agli onori delle cronache per un’altra joint venture, questa col gruppo Volkswagen, per costruire fino a 100.000 veicoli elettrici, soprattutto di fascia medio-bassa, i più richiesti sul mercato asiatico.
Di certo col suo approccio che ricorda più quello di Apple che quello di Tesla, in NIO hanno evitato finora i mal di pancia che stanno toccando ai colleghi del competitor californiano nel passare dal progetto alla manifattura con la Model 3, il primo modello di massa della casa di Elon Musk…